Perché la psicoanalisi
La psicoanalisi come forma di approccio alle patologie e alle questioni della psiche nasce con Sigmund Freud e la sua scoperta/invenzione dell’inconscio. Al di là degli stereotipi (lettino, interpretazione dei sogni, prevalenza degli aspetti sessuali, ecc) e di quanto si dica nel senso comune quel che più contraddistingue l’approccio psicoanalitico è il tipo di ascolto riservato al paziente che ha la possibilità di esprimersi liberamente senza essere giudicato o per forza di cose collocato in una precisa classificazione diagnostica. Questo permette di adeguare maggiormente la cura alla soggettività di ognuno.
Perché Lacan
Quello che più contraddistingue la psicoanalisi lacaniana da quella classica freudiana è innanzitutto l’elasticità del setting riguardo i tempi della terapia. Non è necessario tenere più sedute a settimana e per un tempo solito di 45 minuti. Anche il tempo diventa una variabile che si adatta alle necessità del paziente e della cura. Dicasi lo stesso per la tariffa che può essere stabilita entro un range assieme al paziente. Questo permette in qualche modo di “democratizzare” la psicoanalisi tenendo conto anche delle possibilità economiche di chi vi si rivolge. Al centro ancor di più comunque si colloca l’importanza della parola, il significante come lo definisce Lacan.
È attraverso la parola infatti che entriamo in relazione con gli altri ed è sempre attraverso la parola che con il procedere dell’analisi si può costruire una soluzione soggettiva considerando ciò che gli altri (soprattutto le figure significative) ci hanno chiesto o imposto di essere (consapevolmente o inconsapevolmente) per arrivare a ciò che si è realmente, passando dalla necessità del riconoscimento e dalla dipendenza alla costruzione dell’autonomia.